OLTRE 500.000 VETTURE PERSE
Il mercato delle autovetture, secondo quanto diffuso oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel mese ha immatricolato 156.978 unità, in linea con le 157.262 dello stesso periodo dello scorso anno (-0,2%). Oltre 500.000 sono le vetture perse nei 10 mesi dell’anno che segnano un pesante calo del 31% con 1.123.194 unità che si confrontano con le 1.625.500 del gennaio-ottobre 2019.
L’andamento del mese di ottobre, analizzato sotto il profilo degli utilizzatori, mostra ancora una buona performance a doppia cifra per gli acquisti dei privati, grazie al sostegno degli incentivi governativi, anche se a tassi inferiori rispetto a settembre. Con un +11,4% la quota di mercato sale di oltre 7 punti, raggiungendo il 67,8%. Nel cumulato dei primi 10 mesi la flessione è ancora pesante: -23,4% rispetto al gennaio-ottobre 2019. Inarrestabile, invece, la performance negativa delle società che archiviano un calo del 30,6% dovuto a una frenata delle autoimmatricolazioni (-38%) a cui si affianca una riduzione del 10,4% delle altre società. La quota di mercato scende così nel mese al 14,4% (-6,2 punti) e nel cumulato il drammatico calo dei volumi si attesta a -45%. Tornano in territorio negativo in ottobre le immatricolazioni del noleggio, che perdono il 4,8% dei volumi (al 17,9% di quota), per una flessione del 7,1% del lungo termine (determinato dalla contrazione degli acquisti delle principali società Top), mentre il breve termine segna un sostenuto +19,1%. Nei primi 10 mesi la flessione è del 37,5%, con il breve termine che perde oltre la metà dei volumi e il 28% delle immatricolazioni viene ceduto dal lungo termine.
CRESCITA ESPONENZIALE PER LE IBRIDE
Sotto il profilo delle alimentazioni il mese di ottobre registra una riduzione del 31,5% per il benzina che perde ben 14,3 punti, fermandosi al 31,5% di quota, a ridosso del 30,8% di quota del diesel che perde 5 punti di rappresentatività, per una flessione delle immatricolazioni del 14,6%. Il metano perde il 45% fermandosi all’1,6% di quota, mentre crescono le vendite del Gpl, al 7,3% del totale mercato. Crescita esponenziale a tre cifre per ibride, plug-in ed elettriche che salgono rispettivamente al 24,7% di quota (+17,3 punti), al 2,3% (dallo 0,5% di un anno fa), all’1,8% del totale, triplicando la quota di mercato.
Le vetture dei segmenti di ingresso del mercato (city car e utilitarie) segnano in ottobre un buon andamento, insieme all’alto di gamma (soprattutto grazie agli acquisti del noleggio). Stabile il segmento D, mentre perdite a doppia cifra interessano le medie del segmento C e ancor più quelle del segmento E.
LEGGERA FLESSIONE DEI CROSSOVER
Tra le carrozzerie, grazie all’incremento delle immatricolazioni, le berline acquisiscono quota di mercato, raggiungendo il 48,4% del totale, insieme alla crescita dei coupé. Leggera flessione per i crossover (ma che rimarrebbero in territorio positivo nell’analisi al netto del noleggio), per fuoristrada, monovolume grandi e station wagon, che cedono qualche decimale. Drastici cali, invece, interessano monovolume piccoli e compatti, multispazio e sportive.
A livello di aree geografiche il Nord Ovest perde in volume e in quota; leggera flessione anche per il Nord Est, mentre segnano risultati positivi tutte le altre.
Altro risultato positivo nel mese di ottobre per la riduzione della CO2 media delle nuove immatricolazioni: -9,8% a 105,3 g/Km rispetto ai 116,7 di ottobre 2019. Nel cumulato gennaio-ottobre la CO2 si attesta a 110 g/Km (-7,8%).
NUOVO E USATO SULLA STESSA BARCA
Il mercato dell’usato in ottobre perde il 9,8% dei trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture, che ammontano a 357.958 rispetto ai 396.981 dell’ottobre 2019. Nei primi 10 mesi la pesante flessione è allineata a quella del mercato del nuovo: -30,7% con 2.446.090 unità rispetto alle 3.528.619 del gennaio-ottobre 2019.
fonte: UNRAE